Grazie alla varietà di culture e gruppi etnici che vivono in Sudafrica, nel Paese ci sono undici lingue ufficiali. Non tutti in Sudafrica le parlano tutte ed undici, per cui i visitatori non si devono preoccupare. La maggioranza dei sudafricani parla e comprende l’inglese, quindi i turisti potranno comunicare con gli autoctoni in maniera relativamente facile. Le undici lingueufficiali sono: Afrikaans, Inglese, Ndebele, Xhosa, Zulu, Sesotho (del sud Sotho), Sesotho sa Leboa (del nord Sotho), Setswana, Swati, Tshivenda, e Xitsonga.

Molti sudafricani mescolano e uniscono le lingue tutte insieme, e questo porta il Sudafrica ad avere una lingua locale davvero unica. Alcune parole sono: Braai (il barbeque), Yebo (una parola africana che significa si), Lapa (il cortile chiuso da un cerchio delle capanne Ndebele che ora sono usate quando ci si riferisce a tutti i recinti esterni fatti di fango o mattoni), Lekker (una parola africana che significa carino o divertente), Howzit (una versione semplificata di che cos’è- how is it in inglese), Robot (il semaforo), Bakkie (un van o un camion pickup chiaro) e Stoep (Veranda o portico). Imparare il linguaggio del posto sarà un vantaggio e un’eccitante esperienza formativa.

Afrikaans

L’Afrikaans, una delle 11 lingue del Sudafrica, è parlata dalla maggioranza della popolazione sia come prima che come seconda lingua. Essendo una lingua nata in Sudafrica, l’Afrikkans possiede una storia affascinante e si è estesa grandemente, diventando una lingua parlata liberamente anche in Namibia ed in parte del Botswana, Zimbabwe ed in altri Paesi. Sebbene sia considerata da alcuni anglofoni del Sudafrica come una lingua che sta morendo, l’Afrikaans si è certamente ritagliato il suo posto nella società e come sostegno alla ricca cultura. 

Infatti, il nome Afrikaans è una parola tedesca che significa africano. Essenzialmente, l’Afrikaans, si è sviluppato nella zona del Capo quando nel territorio si insediarono i coloni. Luogo natale di un grande numero di nazionalità mescolate, come tedeschi, Khokhoi, africani dell’ovest, malgasci, indonesiani ed altre nazionalità, è stato di vitale importanza per tutti vivere nella regione del Capo e poter comunicare. Così, fu elaborata una nuova variante di tedesco semplificato, unito ad altre parole di diversa influenza. Questo dialetto particolare faceva allusione ai tedeschi del Capo, e più tardi ai Kitchentedeschi o tedeschi africani. L’Afrikaans fu riconosciuto come una lingua a tutti gli effetti verso la fine del Diciannovesimo secolo. Divenne poi lingua ufficiale assieme all’inglese nel 1961, scalzando il non conosciuto tedesco.

Le principali differenze tra il tedesco e l’Afrikaans riguardano il lessico e la grammatica. L’Afrikaans possiede una grammatica considerata più regolare. Ciò è da attribuirsi alle influenze della lingua tedesca creola. Gran parte del vocabolario Afrikaans testimonia le sue origini tedesche e dell’Olanda del sud. Tuttavia, questo non esclude parole di origini asiatiche, inglese, malgasce, khoi, san, xhosa, francese e portoghese, così come molte parole sono assai diverse.

Il dialetto parlato nell’area del nord est era la forma di Afrikaans dal quale si è sviluppato quello standard scritto. Oggi, coloro che parlano Afrikaans come prima lingua sono il 60% dei sudafricani bianchi e più del 90% dei sudafricani neri. Molte altre lingue e gruppi etnici parlano l’Afrikaans come seconda lingua.

Xhosa

Lo Xhosa è presente nella lista delle 11 lingue ufficiali del Sudafrica, ed è parlata da circa il 18% della popolazione del Paese (più o meno 7.9 milioni di persone). La lingua è caratterizzata dal grande numero di consonanti che usano il suono click. Coloro che parlano questa lingua fanno tradizionalmente parte di un gruppo etnico chiamato amaXhosa e si riferiscono alla loro lingua, la isiXhosa. È interessante constatare che la parola xhosaviene dal linguaggio Khoise e significa l’uomo arrabbiato.

La maggior parte delle lingue che contengono click hanno origine dalla lingua Khoise, perciò è stato riconosciuto che la lingua Xhosa si creò dopo la storica interazione con il Koise. Lo Xhosa è classificato come una lingua Bantu ed è rappresentativa del gruppo subfamiliare del Ngnui del sud ovest. Il Sudafrica è la terra natìa della lingua Xhosa, che è parlata principalmente nella Provincia del Capo Orientale. Lo Xhosa è un linguaggio insolito e sonoro, sebbene difficile da imparare perfettamente.

Densamente caratterizzato da consonanti non comuni, lo Xhosa è composto da suoni pulmonici egressivi consueti (usati nell’inglese), suoni eiettivi, quindici clicke uno implosivo. I quindici click(con la maggior parte dei quali i principianti tendono a combattere) sono divisi in tre categorie. La prima è quella dei clickdentali, che si creano con la pressione della lingua sul resto dei denti; questo produce qualcosa simile all’inglese tut-tut. La seguente categoria è quella dei clickalveolari, resi con la punta della lingua ed il palato. Questo genera un suono piuttosto somigliante ad un tappo di sughero viene tirato fuori da una bottiglia. L’ultimo gruppo è quello del click laterale, con lingua posta su un lato della bocca. Questo clicksomiglia al suono che la gente usa per richiamare i cavalli.

Imparare lo Xhosa è una sfida, ma richiede esperienza. Quando visitate il Capo Orientale, siate sicuri di chiedere ad un amaXhosa di insegnarvi poche frasi, loro sono sicuramente disposti a dividere il loro particolare linguaggio con voi.

 

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