Attrazioni turistiche SudafricaIn Sud Africa, così come in Kenya, il turismo nazionale è puntato tutto sulla natura. Avendo a disposizione una vasta scelta ambientale – si pensi ai territori deserti e semi-deserti del Kalahari e delle terre occidentali, oppure alle foreste tropicali a nord-est, fino ad arrivare alle zone temperate dell’estremo sud del Paese – e la ricchissima fauna, che grazie ad un’accorta politica è stata tutelata in tutto il territorio, il Sud Africa e alcuni suoi parchi sono i simboli indiscussi dell’incredibile natura africana. Grazie ad una buona organizzazione e ad un’impeccabile accoglienza dei turisti in questi parchi ed in queste riserve, unendo quindi la bellezza dei posti alla comodità delle sistemazioni, è una delle mete turistiche più richieste.

Esiste tuttavia un po’ di confusione, soprattutto per il turista straniero, su chi gestisce tutto questo. Alcuni dipendono dal South African National Parks mentre altri direttamente dalle province. Il cambio politico del Sud Africa nel federalismo, ancora in fase di transizione, le homeland sparite, dalle quali alcuni parchi e riserve dipendevano, e la ridefinizione dei confini delle province ha fatto sì che diverse aree protette passassero da un ente all’altro, e tutt’ora questi passaggi non sono ancora finiti. Si contano, inoltre, un gran numero di riserve private; ricche di bellezze ambientali e con strutture di accoglienza di prim’ordine, alcune di queste non hanno nulla da invidiare a quelle protette dal Governo.

Per poter accedere a questi parchi bisogna procurarsi un’auto (o meglio un fuoristrada), oppure far parte di un gruppo organizzato da qualche tour operator. Per motivi di sicurezza è possibile l’ingresso soltanto di giorno. All’entrata dei parchi vengono fornite informazioni molto dettagliate ed esaurienti. Se si vuole trascorrere qualche giorno nei cottages o nei bungalows è necessario prenotare in anticipo, se invece si opta per una tenda non è solitamente necessario farlo. Se si vogliono visitare i parchi, per esempio il Kruger, bisogna effettuare la profilassi antimalarica.

La fauna è una delle ricchezze principali del Sud Africa. I favolosi “grandi cinque” animali selvaggi – il leone, il leopardo, l’elefante, il rinoceronte e il bufalo – si trovano tutti in questo incredibile paese, anche non si possono trovare tutti insieme in uno stesso parco.

Kruger National Park

Il Kruger National Park prende il nome da Paul Kruger, il presidente che nel 1898 fondò il parco. È uno dei parchi preferiti dal turismo mondiale che arriva in Sud Africa, e si contano ogni anno più di mezzo milione di visitatori. Esso  venne istituito per permettere agli animali di vivere protetti nella zona tra i fiumi Sabie e Crocodile, che era in quei tempi zona di caccia grossa. Nel 1961 per un’ulteriore protezione, si recintò tutta l’area.

Si  estende per circa 20 mila km2 (è lungo 350 km e largo 65 km) tra il fiume Crocodile fino all’altro fiume, il Limpopo, che è il confine naturale, a nord, del Sud Africa. Le strade che si ramificano all’interno sono circa 1.863 di cui 697km asfaltate. La maggior parte delle strutture di accoglienza per i turisti sorgono in luoghi suggestivi e spettacolari. Dato che, per motivi di sicurezza, ci si può muovere all’interno del parco solo di giorno, di notte non è possibile avventurarsi fuori dal campo o dal resort in cui ci si trova. Per poter ammirare meglio gli animali, è consigliabile visitare il parco Kruger d’inverno, quando gli alberi non hanno foglie e le erbe sono basse. Data la scarsa piovosità del periodo, gli animali sono costretti ad andare ad abbeverarsi nelle poche fonti d’acqua disponibili, lasciando così il turista libero di osservarli dalla macchina. Il Kruger Park possiede una fauna unica al mondo. I dati raccolti durante un censimento svoltosi nel 1993 in tutta la zona protetta conta 114 specie di rettili diverse, 507 di uccelli e 147 di mammiferi. Sulle sponde dei fiumi che scorrono perennemente si contano circa 3000 ippopotami e 3000 coccodrilli; tra le antilopi, la specie più numerosa (97mila esemplari) sono le impala. Dando un’occhiata alla savana vivono circa 30mila zebre di Burchell, 15mila bufali, 4600 giraffe, 13 mila gnu, 7834 elefanti, 1871 rinoceronti bianchi e 220 rinoceronti neri. La presenza dei predatori, data la grande quantità di specie erbivore, è notevole; tra gli animali che fanno parte di questo spettacolare ecosistema si possono citare 1500 leoni, tra 600 e 900 leopardi, tra 250 e 300 ghepardi e 2000 iene. L’erba, le sterpaglie e qualche albero, tra i quali il celebre baobab, è la flora presente nel Kruger National Park tipica della savana. La parte a nord è la più fitta di vegetazione, questo è dovuto alla maggiore intensità di precipitazioni. In questa zona si possono anche visitare dei siti archeologici come quelli di Mosorini e Thulamela. Il clima presente è quello tipico sub tropicale, con le caldi estate e gli inverni freschi e senza piogge, che invece cadono nel periodo tra ottobre e marzo. Bisogna aver seguito una profilassi adeguata contro la malaria per poter visitare il parco.

Golden Gate Highlands National Park

Il Golden Gate Highlands National Park è situato tra le montagne del Maluti, nella parte a nord est del Free State. Grazie ai suoi incredibili panorami, al clima piacevole e all’ottima accoglienza questo parco è uno dei più interessanti del Sud Africa.

Prende il nome dall’ombra colorata e luminosa che il sole irradia attraverso le cime delle montagne, in particolare dall’enorme roccia di Brandwag e si estende per circa11.600 ettari. È decisamente un territorio molto vario con i suoi massicci, le cime, le scarpate e la vegetazione degli altipiani, con gli alberi. Questa varietà di habitat offre la possibilità di avere al suo interno diverse specie di mammiferi come orici, damalischi, gnu neri, antilopi saltanti, oribi, zebre di Burchell. Molto varia è anche la presenza di volatili, con circa 140 specie.

Una stupenda vista con un panorama mozzafiato, soprattutto al tramonto, si può godere dal Generaalskop (che è anche il punto più alto dell’intero parco). Dentro al parco si possono svolgere anche attività differenti come praticare il tennis e l’equitazione, nuotare dentro una piscina in montagna oppure dare un’occhiata alle pitture rupestri fatte dal popolo boscimane. Per gli amanti del trekking è sicuramente il luogo ideale: dal camping Glen Reenen partono diversi sentieri. Il Rhebok Hiking, con i suoi31 km, è il più avventuroso e dove è più probabile riuscire a scorgere una grande quantità di animali come antilopi, alcefali rossi, gnu neri, zebre, avvoltoi, ibis e aquile nere. Per quanto riguarda il clima in estate, sugli altipiani, è fresco e di pomeriggio si possono verificare dei temporali; mentre l’inverno è freddo e le nevicate sono sporadiche.

Come arrivare: il parco si trova a330 kmda Johannesburg,461 kmda Durban e300 kmda Bloemfontein. Le strade per poterlo raggiungere sono asfaltate, quindi non ci sono problemi; più problematiche sono quelle all’interno del parco in quanto sono sterrate. Ha due ingressi:la Brandwag Gateche è aperta dalle 7 alle 20 ela Glen ReenenGate in estate è aperta dalle 7 alle 17 da lunedì a giovedì, dalle 7 alle 18 venerdì e sabato, dalle 8 alle 16 la domenica; in inverno dalle 7,30 alle 17 da lunedì a sabato, dalle 8 alle 15 la domenica.

Sistemazioni: data la vasta offerta si può scegliere tra l’albergo con telefono, tv, frigobar, oppure suite, cottages  e bungalows tutti molto ben attrezzati e confortevoli. Per i giovani è consigliato l’ostello, oppure si può scegliere il camping. Notevole la presenza di aree ben attrezzate con bar, ristoranti, aree picnic, negozi, servizio di catering per conferenze, matrimoni e altre cerimonie.

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